Sicurezza trattori agricoli: le risposte alle domande più frequenti

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In questo contenuto, vediamo insieme quali sono le principali normative di riferimento riguardo la sicurezza dei trattori agricoli e rispondiamo alle principali domande su tali normative, aiutandoti a fare chiarezza.

Indice dei contenuti

Secondo il Report annuale infortuni mortali in agricoltura dell’Osservatorio Inail del 2015, il 56% dei casi di infortunio in agricoltura avviene con i trattori. Ben il 77% degli infortuni mortali o gravi relativi alla guida di un trattore in Italia riguardano il capovolgimento del mezzo e tra i fattori che influenzano maggiormente questi dati c’è sicuramente l’obsolescenza dei macchinari che non rispettano i Res, i Requisiti essenziali per la sicurezza dei trattori agricoli.

Si capisce perché è così importante provvedere all’adeguamento alla normativa sulla sicurezza dei mezzi agricoli e in questo articolo ti spiegheremo in cosa consiste questo adeguamento e come puoi provvedere rispondendo alle principali domande relative alle specifiche tecniche.

A che punto siamo: le Normative di riferimento a livello italiano ed europeo

Le Normative italiane ed europee più aggiornate in materia di rischio di ribaltamento e schiacciamento della macchina sono le seguenti:

  1. La direttiva europea 42/CE del 2006, conosciuta anche come direttiva macchine, fa esplicitamente riferimento a strutture per tutelare gli operatori in caso di ribaltamento (ROPS) e caduta oggetti (FOPS), oltre a sistemi di ritenzione per mantenere le persone sul sedile.
  2. Per quanto riguarda le normative italiane, un punto di svolta è segnato dall’allegato V del decreto legislativo 81 del 2008 e in particolare al punto 2.4 della seconda parte.
  3. Ulteriori precisazioni, soprattutto in termini di specifiche tecniche, si trovano nelle linee guida predisposte dall’Inail e pubblicate nell’ultima versione aggiornata del 2014.

Lo scopo di questi provvedimenti è quello di prevenire o limitare i rischi derivanti da situazioni di pericolo in cui si potrebbe verificare uno scarso controllo della macchina che può portare al ribaltamento del trattore e provocare la caduta, lo schiacciamento e l’urto dell’operatore contro ostacoli esterni o contro la struttura stessa del trattore.

Tali situazioni di pericolo possono riguardare nello specifico

  • le caratteristiche del trattore;
  • le caratteristiche del terreno;
  • le modalità di movimento del mezzo;
  • le caratteristiche dell’attrezzatura collegata;
  • la tipologia di lavoro svolto

Linee guida per limitare i rischi derivanti da situazioni di pericolo

Pericolo da ribaltamento

Essendo una delle maggiori cause di incidenti gravi o mortali, i principali sistemi di prevenzione riguardano proprio il pericolo da ribaltamento: in questo caso, si parla di sistemi di prevenzione di tipo passivo, perché essendo finalizzati a evitare il verificarsi dell’evento pericoloso, si basano sul principio di mantenere l’operatore all’interno di un volume di sicurezza o di zona libera per evitare che rimanga schiacciato tra le parti del trattore o tra il trattore e il suolo.

Per questo motivo il trattore deve essere equipaggiato di

  1. telaio di protezione, una struttura rigida con la funzione di garantire un volume di sicurezza per l’operatore in caso di capovolgimento del trattore
  2. cintura di sicurezza, per trattenere l’operatore al posto di guida evitando che possa venire sbalzato fuori dal trattore in caso di rovesciamento del mezzo

Secondo le specifiche tecniche definite dalle linee guida Inail, i trattori devono avere un telaio a 2 montanti posteriori, fissi o abbattibili, a 2 montanti anteriori, fissi o abbattibili, o a 4 montanti, a seconda di una serie di parametri, tra cui:

  • la tipologia di trattore e la sua massa
  • la conformazione e la dimensione dei dispositivi di attacco al trattore.

Pericoli causati da altre parti costitutive del trattore

Tali interventi contro i danni da ribaltamento del trattore non esauriscono i requisiti di sicurezza e verifica.
Ulteriori requisiti riguardano altre parti costitutive del trattore come:

  • la prevenzione dal rischio di avvolgimento su organi in movimento per contatto non intenzionale: organi di trasmissione, rotanti e in movimento come ventola di raffreddamento, cinghie di trasmissione e ventilatore, dinamo, presa di potenza e albero cardanico che devono essere protetti da contatti accidentali mediante griglie o ripari conformi alle direttive CE
  • la prevenzione dal rischio di venire in contatto con parti calde, la cui superficie raggiunge temperature superiori a 80° con pericolo di ustione
  • altri interventi soggetti a verifica sono scale di accesso pericolose, impianto idraulico, frenante, elettrico e d’illuminazione

Sicurezza trattori agricoli: normative e domande più frequenti

Risposte alle domande più frequenti

Per aiutarti nell’interpretazione delle Normative vigenti in fatto di sicurezza sui mezzi agricoli, abbiamo risposto alle principali domande facendo chiarezza su alcuni punti importanti.

1. Casistica per i trattori già in possesso di struttura di protezione

Cosa devo fare se sul mio trattore è già stata installata una struttura di protezione conforme alle indicazioni tecniche?
Nel caso in cui i trattori abbiano già installata una struttura di protezione conforme a quanto indicato nel documento L’installazione dei dispositivi di protezione in caso di ribaltamento nei trattori agricoli o forestali è necessario che per ogni struttura sia rilasciato dal costruttore un certificato di conformità che ne attesti la corrispondenza alle indicazioni tecniche riportate nelle linee guida. Tale documento deve essere conservato a cura dell’utilizzatore insieme ad una dichiarazioni di corretta installazione della struttura redatta da chi ha effettuato l’intervento. In questo caso non è necessario aggiornare la carta di circolazione del mezzo.
Vedi Allegato III delle linee guida Inail.

Cosa devo fare se sul mio trattore è installata una struttura di protezione differente da quelle previste nel documento?
Se la struttura di protezione è comunque rispondente alle specifiche direttive comunitarie o ai codici OCSE di riferimento, è necessario che il costruttore della struttura rilasci una dichiarazione che attesti il superamento delle prove di resistenza previste dalle direttive e codici di riferimento. Anche in questo caso, non è necessario l’aggiornamento della carta di circolazione ma è importante che l’utilizzatore del trattore conservi con sé la documentazione richiesta.
Vedi Allegato IV e IV bis delle linee guida Inail.

Cosa succede se il mio trattore è omologato e dotato di struttura di protezione fin dall’origine ma allo stato attuale non ne è più provvisto?
È ammessa l’installazione di una struttura rispondente ai requisiti previsti nella linea guida Inail solo nel caso in cui la struttura di protezione originaria conforme a quella approvata in sede di omologazione del trattore non sia più commercialmente disponibile.
La dichiarazione di non disponibilità commerciale della struttura di protezione originaria (Allegato V) deve essere richiesta al costruttore del trattore o ad un suo “rappresentante” come il rivenditore.
Una struttura di protezione è considerata commercialmente non disponibile anche nel caso in cui la dichiarazione di cui sopra non sia prodotta dal costruttore del trattore entro il termine di 30 giorni dalla richiesta o se espressamente indicato nel catalogo ricambi ufficiale del costruttore del trattore. In tal caso è necessario che l’utente sottoscriva l’indisponibilità commerciale tramite apposita dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà ai sensi dell’articolo 47 del DPR 445 del 28 dicembre 2000 (Allegato VI).

2. Responsabilità, vendita o affitto, libretto e carta di circolazione del trattore agricolo

L’adeguamento del trattore per i rischi di ribaltamento è sempre obbligatorio e chi se ne deve occupare?
L’adeguamento è sempre obbligatorio quando il trattore è regolarmente utilizzato e la responsabilità di tale adeguamento è a capo dell’utilizzatore del mezzo.

Posso vendere o affittare un trattore in mancanza di tali requisiti oppure con la promessa che chi lo comprerà lo metterà a norma?
È assolutamente vietata la vendita o anche l’affitto di un trattore in mancanza dei dispositivi di protezione contro il ribaltamento. Non è quindi possibile la vendita di trattori agricoli non a norma in qualsiasi sua forma e tra chiunque a meno che l’attrezzatura non venga venduta come non funzionante ovvero come rottame o come cimelio storico da esposizione, con assoluta preclusione al suo utilizzo come mezzo di lavoro.

Un trattore nuovo o acquistato negli ultimi anni ha la necessità di adeguarsi a tali normative?
Chi acquista un trattore nuovo o ha acquistato un trattore negli ultimi 10 anni non dovrà preoccuparsi dell’adeguamento in quanto potrà beneficiare di macchine messe a norma per il rischio di ribaltamento già in fase di produzione, con dispositivi di sicurezza concepiti appositamente per il trattore nel pieno rispetto degli standard più avanzati e quindi dotati di telai di protezione del posto guida e di cintura di sicurezza del conducente.

Devo aggiornare la carta di circolazione del trattore?
Non è necessario aggiornare la carta di circolazione del trattore se per questi interventi si possiedono le dichiarazioni di conformità alle linee guida Inail per l’adeguamento dei trattori agricoli o forestali da parte del produttore e dell’installatore.

Se il trattore cambia proprietario, va cambiata anche l’intestazione delle dichiarazioni di conformità e corretta installazione al nuovo nominativo sul libretto di circolazione?
Le dichiarazioni devono fare riferimento al soggetto intestatario del trattore. Un passaggio di proprietà con trascrizione del nominativo del nuovo proprietario sul libretto di circolazione non comporta la necessità di modificare le altre dichiarazioni.

3. Certificati di conformità e di corretta installazione e chi può sottoscriverli

Come devo comportarmi con i certificati di conformità per le strutture di protezione del posto guida e la cintura di sicurezza?
Una volta installata una struttura di protezione che rispetti le normative, è necessario che il costruttore rilasci un certificato di conformità (Allegato III). Questo documento deve essere conservato insieme alla dichiarazione di corretta installazione della struttura di protezione, redatta da chi ha effettuato l’intervento (Allegato IV).
Se si procede a installare una struttura protettiva diversa da quelle previste dalle linee guida dell’Inail, ma comunque conforme alle specifiche direttive comunitarie, il costruttore dovrà rilasciare una documentazione che attesti che la struttura ha superato le prove di resistenza previste, documento da conservare insieme alla dichiarazione che l’installazione è stata effettuata correttamente (Allegato IV bis).

Chi può sottoscrivere la dichiarazione di corretta installazione delle strutture di protezione realizzate conformemente alla linea guida Inail?
Solo le officine autorizzate ai sensi della legge n.122 del 5 febbraio 1992 che disciplina le attività di autoriparazione possono installare i dispositivi di protezione ROPS: esiste un registro delle imprese che esercitano attività di autoriparazione e solo chi è iscritto in tale registro può esercitare l’attività.

Le aziende agricole possono fabbricare ed installare autonomamente la struttura di protezione?
In deroga alla legge n.122 del 5 febbraio 1992, il Decreto Legislativo n. 9 del 29 marzo 2004 prevede all’art. 14 comma 12 che le aziende agricole provviste di attrezzature da officina possano dotare i propri trattori dei dispositivi di sicurezza in questione, seguendo rigorosamente le linee guida Inail.

È necessario un tecnico abilitato per sottoscrivere le autocertificazioni che dichiarano la conformità alle linee guida Inail?
Le dichiarazioni di conformità non devono essere necessariamente compilate e sottoscritte da un professionista abilitato ma possono essere sottoscritte dal responsabile della ditta o da un preposto della stessa.

Sicurezza trattori agricoli

4. Messa in sicurezza nei casi in cui il trattore non sia utilizzato come mezzo di lavoro

Se utilizzo il trattore solo per fornire forza motrice ad altre attrezzature fisse devo adeguarlo alle norme di sicurezza?
Non è necessario se viene permanentemente reso impossibile il suo spostamento autonomo dal luogo di utilizzo. È tuttavia necessario adottare tutte le altre misure per evitare gli altri rischi connessi al suo impiego, come ad esempio la protezione delle sue parti in movimento.

Se possiedo un vecchio trattore privo dei requisiti di sicurezza ma tale trattore non è più utilizzato e non ho intenzione di venderlo, ho comunque l’obbligo metterlo a norma?
Se il trattore non viene utilizzato come attrezzatura di lavoro e non c’è intenzione di venderlo, non c’è neanche l’obbligo di adeguamento. È comunque consigliabile, per evitare problemi durante i controlli, che si possa dimostrare l’effettivo inutilizzo del mezzo: un’opzione potrebbe essere quella di disattivare qualche meccanismo indispensabile al suo funzionamento.

5. Ulteriori chiarimenti sulle schede tecniche messe a disposizione dalle linee guida Inail

Se installo il dispositivo di protezione per i rischi da ribaltamento e la cintura di sicurezza posso ritenere conclusi gli interventi di adeguamento del trattore alle norme di sicurezza previste?
No, l’installazione del dispositivo di protezione e della cintura di sicurezza, se correttamente utilizzati, proteggono solo dai rischi connessi al ribaltamento del trattore. Esistono ulteriori interventi che riguardano la messa in sicurezza da altre tipologie di pericoli (vedi paragrafo in questo articolo Linee guida per limitare i rischi derivanti da situazioni di pericolo)

Come devo comportarmi se il mio modello di trattore non compare nelle schede di appendice delle linee guida Inail?
Per i trattori che non hanno una scheda dedicata nell’appendice, ci sono 2 possibili soluzioni:

  1. fare riferimento ad una scheda dedicata ad uno specifico trattore che può essere definito “simile” ovvero la massa del trattore in oggetto non deve essere superiore a quella del trattore oggetto della scheda e la tipologia di punti di attacco deve permettere di installare la struttura di protezione mediante gli stessi dispositivi di attacco progettati per il modello di trattore della scheda.
  2. a seconda della tipologia di trattore e della sua massa, fare riferimento alla scheda dell’allegato I ed utilizzare l’allegato II per individuare la tipologia dei dispositivi di attacco e le caratteristiche minime di tali dispositivi da rispettare per la tipologia di trattore. La dichiarazione di conformità dovrà indicare la conformità ad una delle 74 schede dell’allegato I ed alle indicazioni tecniche dell’allegato II.

Alcune considerazioni conclusive sullo stato della sicurezza dei mezzi agricoli

I decessi causati da macchinari agricoli al lavoro nei primi sette mesi del 2019 sono cresciuti del 39,3% rispetto allo stesso periodo del 2018. Questi dati vanno letti alla luce di un altro dato importante che ci aiuta a inquadrare meglio la questione sicurezza: nel 2020, il tasso di infortuni e di decessi sul lavoro registrati tra gli agromeccanici professionisti ha subito una riduzione del 50%, numeri che sono in decrescita costante negli ultimi anni e incontestabilmente più bassi rispetto a quelli registrati tra gli agricoltori.

Questi dati rendono ancora più evidente quanto sia fondamentale lavorare sul rinnovo periodico del parco macchine e favorire tale rinnovo costante dei mezzi utilizzati in quanto l’innovazione tecnologica è la strada da seguire per rendere il lavoro agricolo più efficiente ma anche più sicuro.

Fonti
Direttiva macchine 2006/42/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 17 maggio 2006
Allegato V del decreto legislativo 81 del 2008
Linee guida Inail

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